Ci ha fatto conoscere un sogno comune, il sogno di esplorare e conoscere il mare.
Respirare sott’acqua con maschera ed erogatore, con l’acqua che ci avvolge e ci fa sentire leggeri. Leggeri e calmi.

In una fredda mattina di gennaio ci siamo tuffati per la prima volta insieme, che scoperta la subacquea… quante emozioni.
Forse ho alzato un po’ la voce quella mattina, ma era solo per farmi sentire nel riverbero dei rumori del Quadrifoglio, la nostra piscina. Non mi avevi fatto arrabbiare, eri stato bravissimo. 
Ti piaceva immergerti, subito con orgoglio, ti sei definito un sub. E io, noi, siamo stati orgogliosi di averti trasmesso la nostra passione.

Ti avevo promesso che sarebbe arrivato il giorno in cui ci saremmo tuffati in mare, ti avevo parlato dell’Area Marina Protetta di Portofino, dei barracuda e delle cernie che si vedono a ogni immersione.

Ti avevo promesso che l’acqua salata del mare avrebbe sostituito l’acqua dolce della piscina. Le acque libere, come le chiamiamo noi sub, sarebbero state una nuova scoperta.

Ti avevo promesso che avremmo mangiato una focaccia sul gommone mentre tornavamo a riva, con gli occhi chiusi per il vento in faccia e la pelle che tirava per la salsedine, raccontandoci le meraviglie del mondo sommerso e magari esagerando un po’ sulle dimensioni della cernie… del resto non è per fare gli sbruffoni ma con la maschera si vede tutto un po’ più grande.

Ti avevo promesso…

Fai buone bolle, buddy!
L’eternità è il mare mischiato col sole.
(Arthur Rimbaud)

Marco il tuo istruttore e tutta SeaSub